Pseudonimo per pubblicare: 5 motivi per scegliere un pen name

Pseudonimo per pubblicare: sono in aumento gli scrittori che scelgono di pubblicare con un nome di fantasia. Scopriamo insieme il perchè!

 

Pseudonimo per pubblicare: ma che significa? Usare uno pseudonimo in editoria vuol dire pubblicare senza mai rivelare la propria identità. Una pratica non nuova: sono tanti gli autori famosi che hanno iniziato proprio pubblicando con uno pseudonimo. Qualche esempio? Mark Twain, che in realtà si chiamava Samuel Langhorne Clemens; Stendhal, ossia Marie-Henri Beyle; Stephen King, che scelse di pubblicare in maniera indipendente quattro romanzi con lo pseudonimo di Richard Bachman; per finire Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto: questo nome non ti dice niente, vero? Perché non provi a scoprire la sua identità?

 

Dunque, usare uno pseudonimo per pubblicare è un fatto comune e i motivi sono diversi: alcuni scelgono di tutelare la loro privacy, altri vogliono evitare discriminazioni (pensiamo alle autrici degli anni ’50), per evitare ripercussioni politiche o sociali. O magari anche solo per divertirsi e prendere in giro i lettori.

 

E se anche tu vuoi fare lo stesso, ecco alcuni consigli per usare uno pseudonimo per pubblicare.

 

1.    Ma cos’è uno pseudonimo?

Il termine deriva, ça va sans dire, dal greco: oggi viene usato per sostituire nome e cognome di un autore. È quindi un nome fittizio, un nome di fantasia, che però non bisogna confondere con il nome d’arte o un alias. Lo pseudonimo però non può sostituire il nome anagrafico reale dell’autore, che dovrà sempre firmarsi in documenti e atti ufficiali con il nome scelto da mamma e papà.

 

2.    Pseudonimo per pubblicare: privacy

Gli autori che scelgono uno pseudonimo per pubblicare rispondono (quasi) sempre di farlo per una questione di privacy. Vogliono mantenere separata vita privata e lavorativa: l’anonimato protegge la propria identità, proteggi famiglia e affetti ed è in grado di evitare spiacevoli situazioni soprattutto per quelli autori che eviterebbero volentieri di vedere comparire il loro nome di qualche rivista patinata.

 

3.    Pseudonimo per pubblicare: quando il tuo nome proprio non ti piace

Un altro motivo che spinge diversi autori a scegliere uno pseudonimo, è una ragione quasi psicologica. Il nome dato da mamma e papà proprio non piace oppure hai un nome davvero difficile da pronunciare e leggere e che potrebbe essere motivo di rinuncia all’acquisto. Quindi potrebbe essere questo un momento per cambiare le carte in tavola e crearsi una nuova identità: libro, best-seller, nuovo nome, fama. Un motivo abbastanza valido per usare uno pseudonimo per pubblicare, non credi?

 

4.    Il caro e buon vecchio marketing

Usare uno pseudonimo per pubblicare potrebbe essere semplicemente una strategia di marketing. Studi dimostrano che usare uno pseudonimo influenza le vendite in maniera davvero impressionante.

 

5.    Proteggere il proprio ambito lavorativo

Una motivazione che rientra sicuramente nella tutela della privacy ma che merita un appunto. Hai deciso di scrivere un libro soft porn o uno splatter oppure un libro che denuncia un personaggio politico famoso. Ma il tuo lavoro va in conflitto con il pensiero che hai scritto su carta. La soluzione? Usare uno pseudonimo per pubblicare.

 

Come vedi i motivi possono essere diversi e so anche cosa ti stai chiedendo: come trovare lo pseudonimo per pubblicare migliore, vincente e accattivante? Magari la tua fantasia non riesce ad ideare niente di buono. Allora ti do un ultimo consiglio: utilizza dei siti che ti permetteranno di generare dei nomi falsi, noti anche come pen name. Ecco di seguito alcuni dei migliori:

 

  • Namesmith: un generatore di pseudonimi davvero creativo;
  • Novanym: non userà solo le parole chiavi che inserirai, ma anche quelle simili;
  • Naminum: ideale perché genera nomi in base al tuo target di riferimento.

 

Allora, sei pronto ad usare uno pseudonimo per pubblicare? Inizia ora!

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