Finalmente il tuo libro è pronto: ma non finisce qui, ora devi pensare a formattare un testo. Potresti volerlo proporre a un editore, un agente letterario o semplicemente inviarlo a un amico per ricevere un feedback. In qualunque situazione non basta salvare il file word, rinominarlo e allegarlo via mail. Hai bisogno di formattare.
Forse bisognerebbe guardare oltre la forma, ma non possiamo farci illusioni: tra un file curato in maniera professionale e un file disordinato, nessuno sceglierà quest’ultimo. L’abito fa il monaco, non neghiamolo.
1. Come formattare un testo
Se vuoi che il tuo testo sia preso in considerazione, ecco alcune indicazioni su come formattare un testo, valutando le linee guida generali e standard. La formattazione e l’impaginazione del testo è uno di quelli elementi che non vengono mai presi in considerazione da nessun autore, sbagliando ovviamente.
Il testo del libro viene spesso scritto in un file word, o su un qualsiasi altro formato di scrittura digitale. Lo scrittore scrivere il suo libro e pensa che il lavoro sia finito: non pensa mai che il testo ha bisogno di una formattazione e di una impaginazione per fare in modo che possa adattarsi al formato, alla gabbia quindi, che si è scelto per portare il libro in vendita. Non si può usare quel foglio word: quando si va a pubblicare un libro, ci sono dei margini ben precisi che dovranno essere rispettati. Insomma, un lavoro che non può essere lasciato al caso perché se i margini non saranno corretti il testo verrà tagliato.
2. Formattare un testo: l’impaginazione visiva
Creare una formattazione visiva, professionale e che risulti confortevole alla lettura: questo l’obiettivo ultimo. A prescindere da quella che sarà la scelta del carattere, è importante avere una formattazione professionale e mai amatoriale. Un libro avrà più credibilità, sarà maggiormente letto e quindi anche consigliato nel momento in cui la sua formattazione e l’esperienza di lettura saranno ottimali. Tutto questo perché la professionalità darà risultati e riscontri tangibili.
Parliamo poi della disposizione dell’impaginazione del testo, una scelta da fare sempre in base alla tipologia di libro e di stile ma anche di pubblico a cui l’autore vuole rivolgersi. Scegliere se inserire la classica dicitura “Capitolo 1”, preferire il semplice numero o scegliere direttamente d’inserire il nome del capitolo. Dettagli che dovranno essere ponderati sempre in base al contenuto del libro perché tutto dovrà essere coerente con il testo stesso.
3. Formattare un testo: tips finali
E ora vediamo brevemente quali sono gli elementi da prendere in considerazione per iniziare a curare la formattazione di un testo.
- Formato pagina: evitiamo l’uso di formati strani: sempre meglio usare il classico A4 che permettere al lettore di capire la lunghezza del libro, anche se in formati differenti.
- Font: un classico è il Times New Roman 12 o 14. Cercare d’impressionare con caratteri esotici o elaborati non ti sarà d’aiuto ma farà distrarre il lettore dal contenuto della bozza, che è la cosa più importante. I caratteri devono aiutare a rendere la lettura facile o meno faticosa.
- Margini e allineamento del testo: i margini di default vanno bene: solitamente 2 per il margine e il basso e 2,5 per quello in alto. L’allineamento può essere a sinistra giustificato. L’interlinea può essere doppia e senza spaziatura per separare i paragrafi.
- L’intestazione: è essenziale per garantire che i lettori abbiano sempre il titolo del tuo lavoro a portata di mano.
- Formato del capitolo: va da sé che ogni capitolo deve iniziare su una nuova pagina: basta una semplice interruzione di pagina. Una cosa semplice, ma purtroppo trascurata.
Quelle che ti ho appena elencato non sono linee guida universali, ma potranno esserti utili per formattare un testo al meglio, fare bella figura e risultare sempre professionale verso il lettore.
Allora, sei pronto formattare un testo? Inizia ora!