Unità di misura editoriali: una breve guida in 3 punti

Quali sono le unità di misura editoriali da rispettare? Stai scrivendo il tuo libro e vorresti capire quali misure editoriali rispettare? Scopriamole insieme  

 

Hai scritto un libro, oppure hai voglia di fartelo scrivere da un Ghostwriter o, in alternativa, vuoi inviare il tuo un manoscritto finito a una casa editrice tradizionale. O, ancora, vuoi partecipare con il tuo racconto, a un concorso letterario. Qualsiasi sia la situazione, ti troverai sempre e comunque davanti a una frase che sarà più o meno questa: «Il manoscritto non dovrà superare le 150 cartelle».

 

Cartelle? E cosa sono?

 

Stiamo per parlare delle unità di misura editoriali, un argomento che molti non conoscono ignorandone l’importanza.

 

Gli scenari potrebbero essere tanti e diversi, ma in tutti ti troverai sempre davanti la stessa richiesta: specificare il numero esatto di cartelle, rientrare in determinati parametri e, quindi, rispettare le unità di misura editoriali.

 

Facciamo chiarezza sull’argomento e vediamo insieme di cosa si tratta.

 

1.    Unità di misura editoriali: che cosa sono?

Quando parliamo di unità di misura editoriali, ci riferiamo precisamente a tre situazioni:

 

  • I caratteri con cui sono scritte le parole che compongono il tuo libro;
  • Le parole con cui si compongono le cartelle del tuo libro;
  • Le cartelle che vanno a comporre in toto il tuo libro finito.

 

Anche se potrebbe sembrare una contraddizione basare la scrittura, che è la forma più creativa al mondo, in unità fisse, non possiamo fare diversamente. Le unità di misura editoriali infatti non servono DURANTE la scrittura, bensì DOPO. Potremmo definire le unità di misura editoriali come il linguaggio universale dell’editoria, quello usato da editor, Ghostwriter, correttori di bozze e self publishing per scrivere, pubblicare e correggere tutto lo scibile.

 

2.    Unità di misura editoriali: quindi a cosa servono?

Immagina di voler partecipare a un concorso il cui premio è la pubblicazione online del tuo libro. Durante la compilazione del modulo di registrazione, ti verrà chiesto d’indicare il numero di cartelle all’interno del tuo romanzo. Ancora: immagina di voler autopubblicare il tuo libro e di voler determinare il costo della correzione di bozze. Alcuni siti e agenzie richiedono lunghezze di testo specifiche per poterti sottoporre un preventivo. E poi immagina di aver inviato il tuo manoscritto incompiuto a una casa editrice solo per scoprire che i loro criteri di accettazione richiedevano di limitare i libri a un numero specifico di cartelle. Cos’hanno in comune queste situazioni assai frequenti nell’editoria? La richiesta specifica delle unità di misura editoriali.

L’auto pubblicazione di un libro presenta numerose sfide, dalla scelta di un carattere alla negoziazione delle linee guida di formattazione editoriale. Avere una padronanza di questi argomenti aiuterebbe ad alleviare la pressione e a rendere la tua pubblicazione facile, semplice e veloce.

 

3.    Unità di misura editoriali: la famosa cartella editoriale

Ma veniamo al punto focale del nostro articolo: le unità di misura editoriali si basano sempre sulla cartella editoriale. Cos’è? E come si calcola?

La cartella editoriale non indica il numero di pagine: un testo potrebbe occupare 1 o 20 pagine a seconda dell’impaginazione, del font usato, della dimensione del font, dei margini e di tanti altri fattori.

Possiamo definire la cartella editoriale come: «l’unità di misura di riferimento per indicare la lunghezza dei testi, a prescindere da tutte le variabili della formattazione». E questa potrebbe anche essere la definizione standard per le unità di misura editoriali.

 

Una cartella editoriale è un foglio che contiene 1.800 caratteri, suddivise in 30 righe da 60 battute ognuna. Con battute s’intende ogni carattere digitato: punteggiatura, spazi e parole sono tutte conteggiate nelle battute.

Oggi, grazie alla tecnologia del più moderni strumenti di scrittura digitale, possiamo calcolare velocemente il numero di battute e ricavare una cartella editoriale. Prima invece non era così facile.

 

Hai visto cosa sono le unità di misura editoriali, hai scoperto come conteggiare una cartella editoriale: che altro rimane da fare? Inviare il tuo manoscritto e prepararti alla pubblicazione o scegliere di farti scrivere un libro e diventare uno scrittore!

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